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Numero di inventario

Cat.1993

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Descrizione generale

La leggenda di Iside e del nome segreto di Ra

Il papiro Cat. 1993 è un manoscritto in buono stato di conservazione, redatto in scrittura ieratica. Contiene diverse formule contro i morsi di serpente e le punture di scorpione. È conosciuto soprattutto perché reca sul recto una copia della cosiddetta “Leggenda di Iside e del nome segreto di Ra”. Stando al racconto, Iside desidera conoscere il nome segreto del dio del sole Ra e, per scoprirlo, escogita uno stratagemma. La dea plasma un serpente d’argilla con la saliva che Ra, ormai anziano, versava a terra. In seguito, il serpente morde il dio avvelenandolo. L’unica in grado di salvarlo è proprio Iside, che lo farà solo a patto che Ra acconsenta a rivelarle il suo nome segreto. Il dio accetta a condizione che la dea non lo riveli a nessun’altro, a eccezione del figlio Horo. Così, “il veleno muore” e Ra sopravvive e sopravvivrà anche ogni vittima della puntura di uno scorpione cui venga recitata la formula magica.

Questa storia, insieme a molte altre, ebbe un ruolo importante nella concezione egiziana della guarigione e del benessere del paziente. Considerando la natura ciclica del tempo, ciò che era avvenuto in passato era destinato ad accadere ancora. Perciò, un precedente nel tempo del mito – come la leggenda di Iside e Ra – poteva essere cruciale per la guarigione dell’uomo. Identificando il paziente con la divinità malata, il medico era associato al guaritore divino e, in tal modo, poteva evocare e ricreare il potere terapeutico delle parole magiche per il paziente.

Epoca

New Kingdom (1539-1077 BC)

Dinastia

Dynasty 20 (1190-1077 BC)

Faraone

---

Provenienza

Thebes/Deir el-Medina (?)

Acquisizione: Drovetti, Bernardino

Data acquisizione: 1824

Papiri collegati (accedi TPOP)

Immagini

Immagine

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Geroglifici

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Traduzione

(rt, 2.1) […] come farò. ° [La magia di Horus] placa la Potente ° [e salva] dai morbi <cattivi> […] [Sputare il veleno] per sette volte. [Horus] ti evoca, ti [sconfigge], °

(rt, 2.2) ti sputa! ° Non salirai in alto, ° ma cadrai in basso! ° Sarai debole e non [sarai] forte! [° Sarai vile] e non combatterai! ° Sarai cieco e non potrai vedere! ° Sarai abbattuto e non alzerai

(rt, 2.3) il tuo viso! ° Sarai respinto e non ritroverai la tua strada! ° Sarai triste e non ti rallegrerai! ° Morirai [e non vivrai! °] Vagherai e non mostrerai il tuo viso, ° secondo quanto ha detto Horus, la cui magia è efficace. °

(rt, 2.4) Il veleno, che gioiva ° dopo aver afflitto il cuore di molti, ° Horus lo ha ucciso con la sua magia ° e l’afflizione è divenuta gioia. ° Alzati, tu che eri

(rt, 2.5) coricato! ° Horus ti ha affidato alla vita. ° Colui che è giunto trasportato (ora) esce da solo. ° Horus ha abbattuto colui che lo ha morso. ° Ogni occhio che osserva Ra ° loda

(rt, 2.6) il figlio di Osiride. ° Voltati, serpente! È rimosso il tuo veleno, ° che è in ogni parte del corpo di [Tale] nato da Tale! ° Ecco, la magia di Horus è forte contro di te! ° Scorri via, veleno! ° Vieni <a> terra! °

(rt, 2.7) Parole da recitare su un Falco Divino ° con le due piume sul suo capo, ° fatto di legno di tamerice ° e dipinto. ° Bisogna aprire la sua bocca ° e offrirgli pane, birra e incenso [sulla] fiamma. ° Metterlo

(rt, 2.8) davanti a chi è stato ferito da qualunque serpente, ° mentre tu reciti (la formula) dall’inizio alla fine. ° È (un mezzo) per respingere il veleno, davvero efficace! [°[Formula per] legare, bendare e allontanare il veleno. ° È bendata la benda, è bloccato

(rt, 2.9) il veleno, ° è legato il nodo, è allontanato il veleno! ° Horus lo ha sconfitto con la [sua] magia. ° Scorri via, veleno! Vieni a terra! ° [Non] circolerai in nessuna parte del corpo di [Tale]

(rt, 2.10) [nato] da Tale! ° Ecco, Horus [lo] circonda come protezione della vita (letteralmente: Horus è la protezione della vita intorno a lui). ° Le sue [parole] sono efficaci e forti in me. ° O vasi del mio corpo, ° quando la vostra bocca [si aprirà] non riceverete

(rt, 2.11) l’umore amaro ° che esce dalla bocca dello scorpione nemico di Horus! ° Veleno, vieni a terra! ° Scorri via, scorpione! ° Bisogna pronunciare questa formula ° mentre si annodano delle bende. ° Formule per

(rt, 2.12) allontanare il veleno dei primordi, ° create contro di esso, <°> che conoscono {°} la sua natura. ° Potente è il dio da cui sono state create. Parole da recitare da parte di Serqet. ° Formula del dio divino,

(rt, 2.13) venuto in esistenza da sé. ° Colui che creò il cielo e la terra, l’acqua e il soffio vitale, ° gli dèi e gli uomini, gli animali piccoli e grandi, ° i rettili, gli uccelli e i pesci. (Colui che mantenne) la regalità degli uomini e degli dèi come una cosa sola °

(rt, 2.14) per un periodo di <molti> anni. ° Colui che ha molti nomi: non si conosce questo ° né si conosce quello. ° Ora, Iside era una donna ° saggia, il suo cuore era più astuto ° di un milione di uomini,

(rt, 3.1) ° i suoi detti erano più scelti <di> un milione di dèi, ° lei era più accorta di un milione di spiriti: ° non c’era nulla che lei ignorasse in cielo né in terra come Ra, ° Colui che ha creato i beni della terra. La dea ° progettò nel suo cuore ° di scoprire

(rt, 3.2) il nome del nobile dio. ° Ora, [Ra] ogni giorno entrava ° prima dell’equipaggio, ° prendendo posto sul trono dell’orizzonte. ° Pausa. L’anziano dio schiuse la sua bocca ° e versò

(rt, 3.3) la sua saliva a terra. ° Quando la sputò facendola cadere sul terreno, ° Iside la ripulì [con] la sua mano ° insieme alla terra che era su di essa, ° la modellò come un nobile serpente

(rt, 3.4) ° e fece una forma appuntita. ° Non si muoveva, ma si animò davanti a lei ° quando <lo> gettò <sull’>incrocio ° su cui sarebbe passato il dio grande ° per fermare il suo cuore attraverso

(rt, 3.5) le sue Due Terre. ° PausaIl nobile dio apparve fuori ° con gli dèi del palazzo – VPS – dietro di lui. ° Egli stava passeggiando come ogni giorno, ° quando il nobile serpente <lo> morse ° e un fuoco vivo uscì da lui

(rt, 3.6) stesso, ° ferendolo nell’erba. ° Il dio divino aprì la sua bocca ° e la voce <della> sua Maestà – VPS – raggiunse il cielo. ° La sua Enneade (disse): “Che cos’è? Che cos’è?”, ° i suoi dèi (dissero): “Chi è? Chi è?”, ° ma lui non

(rt, 3.7) trovò [le parole per] rispondere. ° Le sue labbra fremevano ° e tutte le sue membra tremavano: ° il veleno si era impadronito della sua carne ° come il Nilo si impadronisce

(rt, 3.8) di (ciò che c’è) dietro di lui. ° Pausa. Il dio grande si fece coraggio ° e chiamò il suo seguito: ° “Venite da me, voi che siete stati creati dal mio corpo, ° dèi usciti da me, ° perché possa farvi conoscere la sua natura! °

(rt, 3.9) Qualcosa di doloroso mi ha punto! ° Il [mio] cuore <non> l’ha riconosciuto, <°> i miei occhi non l’hanno visto, ° la mia mano non l’ha creato: ° non lo riconosco come niente di ciò che ho creato! ° Non [ho] (mai) provato un dolore simile, ° non c’è nulla di più doloroso

(rt, 3.10) di questo!” ° Pausa“Io sono l’Anziano Figlio dell’Anziano, ° <io sono> l’Acqua Divina creata dal dio, ° io sono il Grande Figlio del Grande. ° <Mio> padre ha annunciato il <mio> nome, ° io sono Colui che ha molti nomi e molte °

(rt, 3.11) forme, ° la mia essenza è in ogni dio. ° <Io> sono [chiamato] Atum, Horus e Hekenu! ° Mio padre e mia madre mi dissero il mio nome, ° ma è tenuto nascosto nel <mio> ventre ai miei figli °

(rt, 3.12) per {°} impedire che [il potere] ° di un mago o di una maga si scateni contro di me. ° Quando sono uscito fuori per vedere ciò che ho fatto, ° mentre passeggiavo per le Due Terre che ho creato, °

(rt, 3.13) <mi> ha punto una cosa che non conosco: ° non è fuoco ° e non è acqua, ° eppure il mio cuore brucia, ° il mio corpo trema ° e tutte le mie membra sono in preda

(rt, 3.14) al freddo!” ° Pausa.  “Che mi si portino i figli degli dèi, ° Coloro le cui parole sono efficaci, ° Coloro che conoscono la loro formula, ° Coloro la cui saggezza raggiunge il cielo!” °

(rt, 4.1) Allora giunsero da lui i figli del dio, ° ognuno con il proprio lamento. ° Giunse anche Iside con il suo potere magico: ° il suo discorso è soffio di vita, ° i suoi versi allontanano il dolore (letteralmente: il suo verso allontana il dolore), ° la sua parola

(rt, 4.2) fa vivere chi è senza fiato. ° Lei disse: “Che cos’è? Che cos’è? Padre divino, ° qual è il serpente che ha causato la debolezza in te? ° Uno dei tuoi figli ha alzato la testa contro di te! ° Lo abbatterò

(rt, 4.3) con magie efficaci, ° farò sì che arretri alla vista della tua luce!” ° Pausa. Il Dio Splendido aprì la bocca (e disse): ° “È successo che stavo camminando sulla strada ° e passeggiavo per le Due Terre e per le terre straniere, ° poiché

(rt, 4.4) il mio cuore desiderava vedere ciò che ho creato, ° quando mi ha morso un serpente senza che lo vedessi: ° non è fuoco ° e non è acqua, eppure sono più freddo dell’acqua ° e più caldo della fiamma.

(rt, 4.5) ° Tutte le mie membra stanno sudando ° e rabbrividisco, il mio occhio non si ferma ° e non riesco a vedere. ° Il cielo versa acqua sul mio viso (come) nella stagione estiva.” ° Allora

(rt, 4.6) Iside disse a Ra: ° “Dimmi il tuo nome, padre mio divino! ° Un uomo vive se viene recitato il suo nome!” ° “Io sono Colui che ha creato il cielo e la terra, Colui che ha innalzato le montagne ° e ha creato ciò che c’è sopra. °

(rt, 4.7) Io sono Colui che ha creato l’acqua perché potesse nascere Mehet-weret. ° Io sono Colui che ha creato il toro per la vacca ° perché potesse avvenire l’accoppiamento. Io sono Colui che ha creato il cielo e i misteri degli orizzonti ° dopo avervi posto l’anima degli dèi °

(rt, 4.8) all’interno. ° Io sono Colui che quando apre gli occhi nasce la luce ° e quando chiude gli occhi nasce il buio, ° Colui secondo il cui comando il Nilo inonda, °

(rt, 4.9) Colui il cui nome gli dèi non conoscono. ° Io sono Colui che ha creato le ore perché nascessero i giorni. ° Io sono Colui che ha dato inizio al Nuovo Anno perché fossero create le stagioni. ° Io sono Colui che ha creato il fuoco vivo ° perché nascessero

(rt, 4.10) i lavori nei luoghi di culto. ° Io sono Khepri al mattino, Ra a mezzogiorno e Atum alla sera.” ° Tuttavia il veleno non si arrestò nel suo corso °

(rt, 4.11) e il dio grande non migliorò. ° Allora Iside disse a Ra: ° “Non c’è certo il tuo nome in quelli che mi hai detto! ° Dimmelo, e il veleno uscirà! ° Un uomo vive se viene pronunciato il suo nome!” ° Il veleno

(rt, 4.12) bruciò sempre più forte (letteralmente: il veleno bruciò di bruciore), ° era più potente delle fiamme e del fuoco. ° Allora la Maestà di Ra disse: ° “Ascoltami (letteralmente: porgimi le tue orecchie), figlia mia, Iside: ° il mio nome uscirà dal mio ventre verso il tuo ventre, ° poiché lo ha nascosto (lì)

(rt, 4.13) il più divino degli dèi, ° Colui il cui seggio è largo nella Barca dei Milioni. ° Se dovesse esserci una prima volta in cui esso esce dal <mio> cuore, ° allora dillo a tuo figlio Horus, ° dopo averlo vincolato con un giuramento divino, °

(rt, 4.14) ponendo il dio [nei] suoi occhi.” ° Il dio grande rivelò (infine) il suo nome ° a Iside, Grande di magia. ° “Scorri via, scorpione, esci da Ra! ° Occhio di Horus, esci dal dio! ° Tu che sei stato formato dalla fiamma

(rt, 5.1) della bocca/tu che hai formato la fiamma della bocca: ° sono io che ti ho creato, ° sono io che ti ho inviato! Vieni sulla terra, ° veleno potente! ° Ecco, il dio grande ha rivelato il suo nome: ° Ra, vivi! ° Veleno, muori! °

(rt, 5.2) [Tale] nato da Tale, vivi! ° Veleno, muori!” ° Così disse Iside, la Grande, Regina degli dèi, ° Colei che conosce Ra [nel] suo stesso nome.” ° Parole da recitare ° su un’immagine di Atum, [Horus]

(rt, 5.3) e Horus-Hekenu, ° un’immagine di Iside ° e un’immagine di Horus. ° Da disegnare <sulla> mano di chi è stato punto ° e leccare da parte del paziente. ° Fare lo stesso su una striscia di lino fine, ° messa su [chi è stato punto], °

(rt, 5.4) intorno al suo collo. ° L’erba è “l’erba dello scorpione”, ° sminuzzata [in] birra ° oppure vino, ° da bere da parte di [chi è stato punto] °

(rt, 5.5) da uno scorpione. ° È per distruggere il veleno, è un metodo davvero efficace, ° un milione di volte! ° Un’altra formula. Io sono [Iside],

(rt, 5.6) Signora di Chemnis, ° Colei le cui parole sono efficaci nel Luogo dei Segreti, ° Colei alla quale [Geb] ha dato il proprio potere magico ° per fare la protezione di Horus. ° Io [sigillerò]

(rt, 5.7) la bocca di ogni serpente ° e scaccerò ogni animale selvatico aggressivo ° i leoni nel deserto e i coccodrilli nel fiume, ° ogni rettile che morde [nella sua tana]!

(rt, 5.8) ° Io combatterò il veleno nel momento della sua azione, ° il <suo> fuoco sarà respinto grazie ai miei detti. ° Io darò fiato ai nasi che ne sono privi ° grazie al potere magico della [mia] parola. [° Ascoltate],

(rt, 5.9) vasi delle membra, ° quanto ha ordinato Geb, Principe degli dèi. ° Venite fuori, [acque] infette ° che siete in tutte le membra di Tale nato da Tale! [°]

(rt, 5.10) Veleno, non salire in alto, ° ma cadi in basso! ° Vasi, vomitate ciò che è in voi! ° <Secondo quanto> disse Iside, la Grande, Signora di Chemnis, ° Colei che dà la vita a Colui che è nell’[orizzonte]. °

(rt, 5.11) Parole da recitare <su> un’immagine di Iside ° disegnata su una striscia di lino fine, ° al cui interno è messa la pianta-sw.t, con il lato in alto legato. °

(rt, 5.12) È un mezzo davvero efficace per respingere il veleno, ° e quelli che possiedono il bastone {°} di Serqet in ogni luogo della signora di Chemnis, moglie di Horus […] ° Un’altra formula° La Signora di Chemnis, Moglie di Horus,

(rt, 5.13) la Splendida, la Potente, Colei le cui parole sono efficaci, ° Colei la cui bocca è acuta, Colei che è munita di magia, ° Colei che protegge il suo Horus ogni giorno, ° Colei alla quale il dio grande ha concesso in dono ° la conoscenza del suo potere magico,

(rt, 5.14) per ° sigillare la bocca di tutti i serpenti ° che sono in cielo o in terra ° e che sono in acqua. ° Lei è invocata (letteralmente: lei è ricordata) quando si scacciano i serpenti, ° quando si catturano gli scorpioni

(rt, 6.1) per il corno […] respingere […]

(rt, 6.2) è […] a me questa sera. ° Respingere […] il veleno […]

(rt, 6.3) piccolo la vede, ° Colui che è dotato di grande forza [lo] arresta nel suo [corso], ° distrugge […]

(rt, 6.4) egli è […] ° Ho visto Ra nella sua grande barca, ° i suoi [nemici] caduti sotto […] [Tale nato da]

(rt, 6.5) Tale, ° secondo quanto disse la Signora di Chemnis, [Moglie] di Horus. ° Bisogna pronunciare [questa] formula […]

(rt, 6.6) coltello° (Come) tu hai tagliato questo, Horus, ° (così) [sarà fatto] a questo (da) Iside, ° [quando] […]

(rt, 6.7) il suo […] ° Questo è il coltello ° che Horus prese dalle montagne, ° questo […]

(rt, 6.8) a lei, ° in questo giorno di ogni serpente maschio e [femmina]. ° Risplende ° oggi […]

(rt, 6.9) intorno alle sue cose per vita, salute e prosperità, ° con questa (sua) […] protezione ° in ogni parte del corpo [di] Tale [nato da Tale]. ° Mettere sul coltello […]

(rt, 6.10) fumigare colui che è stato ferito° Respinge il grande uno [più] grande di esso, ° la Potente respinge [il veleno]. Vieni a terra! […]

(rt, 6.11) Tale nato da Tale. ° Ecco […] [fuoco] al fuoco, ° la fiamma è acuta […] ° le fiamme […]

(rt, 6.12) ogni parte del corpo, vomitate ciò che c’è in [voi] […] [non sapete], ° che riceve il [veleno] […] [del pianto]. ° Io ho portato […]

(rt, 6.13) cose, gli umori ° usciti dal dio, poiché [egli è] Anubi, Colui che è preposto ai segreti […] ° con le cose uscite dalle [dita] […]

(rt, 6.14) l’occhio di Horus, fuoco vivo ° per […] respingere […] ° per rinvigorire tutte le [membra] di Tale nato da Tale […]

Editore

Letizia Loprieno (LL)

Script

hieratic

Tipologia testo

Magical

Parole chiave

bite, bread, crocodiles, fever, flame, beer, body parts, illness, incense, Isis and Re, lions, names, pharmacology, poison, protection, scorpions, serpents, spell, sting, wine

Nome del luogo

Chemnis (Ax-bi.t)

Epoca

New Kingdom (1539-1077 BC)

Dinastia

Dynasty 20 (1190-1077 BC)

Faraone

---

Raffigurazione

Yes

Descrizione raffigurazione

In col. 4 (partly in the space between cols. 3 and 4), three seated deities. The first has human form, is wearing the Double Crown and divine beard, thus can be identified with Amun. The second is falcon-headed and wears the Double Crown. The third is Isis, recognizable by the throne (Gardiner Q1) on her head. The fourth is standing, having a falcon head, wearing the Double Crown and holding a was-sceptre. According to the order in which the deities are mentioned in the text, the second is Hekenu, probably a form of Horus, and the fourth is Horus.

Bibliografia di riferimento

- Borghouts, Ancient Egyptian Magical Texts, pp. 51–55 n°84 (spell 4), p. 75 n° 103 (spell 1), pp. 75–76 n° 104 (spell 2) (OEB 20717).

- Lexa, La magie dans l'Égypte antique, II, pp. 45–48 n° I (spell 4), pp. 52–53 n° VI (spell 2), pp. 53–54 n° VIII (spell 3) (OEB 143778).

- Roccati, Magica Taurinensia, pp. 16–17, 67–72, 125–148, 165–167 (OEB166366).

- unpublished MA thesis Letizia Loprieno (Pisa 2022)

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Geroglifici

  • Hieroglyphs
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    • Hieroglyphs

Traduzione

(vs, 1.1) […] [Tale nato da Tale] con la […]

(vs, 1.2) […]

(vs, 1.3) […] io sono la Signora […]

(vs, 1.4) […] da’ […]

(vs, 1.5) […] la

(vs, 1.6) […] subito […]

(vs, 1.7) […] mentre il suo viso

(vs, 1.8) […] a […] la Barca di Ra è su […]

(vs, 1.9) […] Un’altra. Piccolo […] [uscito davanti] a

(vs, 1.10) […] [nel] suo ventre […] la sua sporcizia, solleva

(vs, 1.11) […] a […] voi

(vs, 1.12) […] ogni [parte del corpo] di Tale nato da [Tale]. Lo scorpione [è sopra] […]

(vs, 1.13) […] a me, voi vedete il [veleno] […] sei avvolto […]

(vs, 2.1) […] dicendo: “[Io sono] il Servo di [Horus], Colui che ti evoca!” (Questa) protezione è la protezione di Horus! Un’altra. [Piccolo!] Piccolo, uscito dal soffitto

(vs, 2.2) […] [scorpione] uscito dal pavimento, contro il quale è stato (posto) del fuoco per dare fuoco al grande e florido [albero]! Alzati! Io sono

(vs, 2.3) [Horus], che guarda verso Thoth, Colui che ti cattura! (Questa) protezione è la [protezione] di Horus! Un’altra. Alzati! Alzati, tu che hai sette nodi nella schiena! È Horus che li lega,

(vs, 2.4) è […] [che] li sigilla. Tu che vivi nell’erba [del] campo: è Iside che esegue la protezione per me (letteralmente: la mia protezione)! Non potrai più mordere con la tua bocca, poiché io sono Ra!

(vs, 2.5) Non [potrai più lanciare il] tuo veleno contro di me, poiché io sono Atum! Esci […] folla, scorpione! Horus posa la sua mano [sulla] tua coda, affinché tu non sappia più alzarla!

(vs, 2.6) Colui che è vivo calpesterà la tua fronte, dopo aver sparso le membra […] ogni […] Un’altra. Horus stava navigando nella sua barca [d’]oro e con lui c’era suo fratello,

(vs, 2.7) il cui [nome] era Thoth. Un fratello gridò (all’altro): “Vieni [da me], Horus! Sono stato punto!”. “Dimmi il tuo nome, cosicché si possa [recitare] per te! Un uomo può essere salvato

(vs, 2.8) grazie al suo nome!”. Ma il dio grande (disse) della sua natura: “Io sono Ieri, sono Oggi e sono il Domani non ancora giunto”. “No! Tu non sei Ieri,

(vs, 2.9) non [sei] Oggi e non sei il Domani non ancora giunto! [Dimmi] il tuo nome, cosicché si possa recitare per te! Un uomo può essere salvato <grazie al> suo [nome]!”. Ma il dio grande (disse) <della> sua natura:

(vs, 2.10) “[Io sono] la Faretra piena di frecce e il Vaso pieno di tumulto”. “No! Tu non sei la Faretra piena di frecce

(vs, 2.11) [e] il Vaso pieno di tumulto! Dimmi il tuo nome, cosicché si possa recitare per te! Un uomo può essere salvato grazie al suo nome!”. Ma il dio grande (disse) <della> sua natura:

(vs, 2.12) “[Io sono l’Uomo] di un milione di cubiti, di cui non si conosce l’essenza”.  “No! Tu non sei l’Uomo di un milione di cubiti di cui non si conosce l’essenza!

(vs, 2.13) [Dimmi il] tuo [nome], cosicché si possa recitare per te! Un uomo può essere salvato grazie al suo nome!”.  Ma il dio grande (disse) <della> sua natura: “Io sono l’Aia solida come il minerale

(vs, 3.1) che nessun bovino femmina ha calpestato”. “No! Tu non sei [l’Aia] solida come il minerale che nessun bovino femmina ha calpestato! Dimmi il tuo nome,

(vs, 3.2) cosicché si possa recitare per te! Un uomo può essere salvato grazie al suo nome!”. Ma il dio grande (disse) <della> sua natura: “Io sono il Vaso pieno del latte munto dalla mammella di Bastet”.

(vs, 3.3) “No! Tu non sei il Vaso pieno del latte munto dalla mammella di Bastet! Dimmi il tuo nome, cosicché si possa recitare per te! Un uomo può essere salvato grazie al suo nome!”. Ma il dio

(vs, 3.4) grande (disse) della sua natura: “Io sono l’Uomo di un milione di cubiti, il cui nome è ‘Giorno Funesto’. Per quanto riguarda il giorno del parto e del concepimento, non si partorirà più e i sicomori non produrranno più

(vs, 3.5) fichi”. Si alzi colui che è stato morso, guarito per [sua] madre, come si alzò Horus, guarito per sua madre Iside la notte in cui fu morso. (Questa) protezione è la protezione

(vs, 3.6) di Horus! Un’altra. Horus è stato morso! Horus è stato morso, il misero! Horus è stato morso! Horus è stato morso nel cielo meridionale e nel cielo [settentrionale]!

(vs, 3.7) Dammi fiato! Dammi fiato, Pastore! Dammi fiato, [Pastore]! Salirà un grido da [questo] liquido infetto che si è sparso nelle sue membra! [Stendi]

(vs, 3.8) la tua mano destra e la tua mano sinistra, poi fa’ sette nodi e gettali davanti al veleno. Se il veleno passerà attraverso

(vs, 3.9) i sette nodi che Horus ha fatto nel suo corpo, allora io non [permetterò] al Sole di sorgere <sulla> terra e non permetterò al Nilo di straripare dagli argini,

(vs, 3.10) metterò a fuoco Busiris e brucerò Osiride! Un’altra. Cadi! Cadi! Scorpione, tu che sei uscito da sotto l’albero con il

(vs, 3.11) tuo corno eretto, tu che hai morso il Pastore di sera mentre stava dormendo. Non si recita (nulla) per lui, ma sarà salvato con

(vs, 3.12) liquore-Hdb e birra, come ogni guerriero valoroso. Le sette figlie di Ra si alzano ed emettono lamenti (letteralmente: per fare le lamentazioni), fanno

(vs, 3.13) sette nodi nei loro sette panni-idg e colpiscono il viso di chi è stato morso. Si alzi, guarito per sua madre, come si alzò Horus guarito per sua madre

(vs, 4.1) [Iside] la notte in cui fu morso. (Questa) protezione è la protezione di Horus! Un’altra. Piccolo! Piccolo! Tu, Sorella del serpente, scorpione, Sorella di Apophis,

(vs, 4.2) che ti siedi sul crocevia aspettando Colui che viene di sera, Colui che viene di notte, Colui che viene camminando

(vs, 4.3) sui talloni come (se fossero di) rame. Le punte dei suoi piedi sono di ebano, le punte dei suoi piedi sono i Sette Falchi che sono sulla prua della Barca di Ra. Sei avvolto, scorpione,

(vs, 4.4) sei catturato! Io sono Horus, Colui che agisce! È Min che ti ha trovato! Un’altra. Dente <contro> dente. Ra era a guardia del veleno, [quando]

(vs, 4.5) Ra pronunciò il suo nome, mentre Iside sedeva e Nefti stava in piedi davanti a lui. Gli utensili magici riuniti insieme sono gettati nel fuoco per i grandi alberi

(vs, 4.6) del dio grande. Dèi, state fermi! Io gli ho dato la mano e il dio gli ha dato la mano. Le offerte divine sono una piccola cosa, come quando si piegavano

(vs, 4.7) le tavole e le travi, come le urla che lanciarono Horus e Seth la notte del loro combattimento. La barca di Ra approdava

(vs, 4.8) e Thoth era in piedi su di essa, Geb diceva: “Ahi! Ahi!”. Non sono io che lo dico né sono io che lo ripeto, ma è Serqet che lo dice, è lei

(vs, 4.9) che lo ripete. [Un’altra]. Colui che morde non morderà (più)! Gocciola (?) il sangue del serpente. Cadi, Ureo! Nemico dell’Ariete, Figlio

(vs, 4.10) della pecora, con l’essenza di Seth, Custode dei segreti, Nato da Min, Nato da Geb, Padre degli dèi! Sedetevi ad ascoltare ciò

(vs, 4.11) che dice l’Ariete, Figlio della pecora, Colui che si oppone all’acqua quando scorre verso nord e che si oppone al vento del nord quando spira verso sud: “Quando sorgerà

(vs, 4.12) il Sole, l’Occhio-wDA.t sarà contro di te!”. Quindi (questo) è il suo vero nome! (Questo) è il suo vero nome! Un’altra. Gioisci! […] è passato presso di te, carico

(vs, 4.13) di falchi, mentre io sono adornato con gli dèi: Seth è alla mia destra, Horus alla mia sinistra e Nefti nel mio abbraccio. Dèi, concedetemi l’apertura!

(vs, 5.1) Io sono uno di voi, io sono il Messaggero di Thoth venuto a portare vita, salute e prosperità, […] il sigillo di [Horus] che è nella mia mano. Per quanto riguarda la notte

(vs, 5.2) in cui la Moglie di Horus ti ha morso, [non] permetterò al Nilo di straripare dagli argini, non permetterò al Sole di sorgere sulla terra, non permetterò al raccolto di crescere,

(vs, 5.3) non lascerò che sia fatto il pane e non lascerò che sia filtrata la birra per i 365 dèi che passarono la notte affamati e il giorno affamati la notte

(vs, 5.4) in cui fu sepolto Osiride. (Questa) protezione è la protezione di Horus! Un’altra. Fermati! Fermati! Scorpione, tu che sei uscito da sotto il pavimento, tu che sei uscito da sotto per dare fuoco al

(vs, 5.5) grande albero sotto cui si siede [Ra]! Se mordi, io sono Osiride. Se sono preso, io sono Horus. Io sono [la] Luna uscita a

(vs, 5.6) Eliopoli <contro> il nemico. Quanto allo scorpione, il nemico: una montagna di rame è ciò che c’è che è davanti a te e tu non sai come attraversarla! (Questa) protezione è la protezione di Horus! Un’altra.

(vs, 5.7) Formula per fermare il veleno e impedire che avanzi, (per) impedire che si propaghi e [per] impedire che il veleno si diffonda nelle membra di

(vs, 5.8) Tale nato da Tale. <Sono> venuto per oppormi [al] veleno, essendo [passato] [come] Horus e vestito come Iside. La mia bocca è pura come (quella di) Horus, il mio dito è

(vs, 5.9) come (quello) dell’ibis di Thoth, la fiamma [della] mia bocca crea Anubi. Fermati! Fermati! Veleno, calore di Horus! Io ti farò fermare nella bocca di Colui che morde,

(vs, 5.10) io ti imprigionerò, io ti farò dire: “Il bruciore è come un frutto amaro”. Fermati! [Fermati!] Nemico, [nemico]! Se getterai il

(vs, 5.11) veleno contro Tale nato da Tale, te ne andrai (?) Formula [per] lo sputo, che Seth ha messo con la sua mano sulla schiena di chi è stato colpito. L’Enneade si adirerà e

(vs, 5.12) si troveranno le Sette Hathor e i Signori del fuoco che escono dal loro interno. Io uscirò dopo essermi purificato, ti afferrerò e

(vs, 5.13) ti imprigionerò con la formula del [tuo] vecchio, con la formula del <tuo> bambino, con la formula del tuo piccolo. Io ti imprigionerò, veleno, non […] nelle pieghe

(vs, 5.14) della veste di Anat e nel panno-sD del gonnellino di Anat. Io abbraccerò il servo di […] [egli] lo farà fermare

(vs, 6.1) […] [sulla] bocca […] [che è su] […] [Un’altra] […]

(vs, 6.2) scorpione [e per] il serpente, come detto dai Qehek: il ventre è […]

(vs, 6.3) [il veleno esce] da solo e non si può salvare per lui. Parole da recitare: l’anima di Ra sulla testa […]

(vs, 6.4) un colpo di scalpello sulla testa del paziente. Un’altra. Fermati! Fermati! Veleno, lo dirò due volte! Lo dirò due volte! […]

(vs, 6.5) Fermati ad ascoltare (queste) parole: io batterò i monti dell’occidente sull’oriente […]

(vs, 6.6) che finiscano, io farò sì che la figlia colpisca il volto di sua madre, io farò sedere […]

(vs, 6.7) (io farò) mangiare a Herishef l’uccello-abenen, io farò entrare Anubi dentro […]

(vs, 6.8) […] al paziente, poi farai […] la benda (?) dentro di lui e lo farai bere […]

(vs, 6.9) [a] Ra. Io sono Horus, Colui che li ha creati! Parole da recitare per sette volte. Un’altra formula. Fermati! […]

(vs, 6.10) [Il] dio del mattino è (?)! Parole da recitare per sette volte. Un’altra formula. L’abominio dello scorpione […]

(vs, 6.11) […] quando il paziente dorme. Un’altra formula. Acqua, che esce come sangue di una vacca femmina, mentre […]

(vs, 6.12) Horus per sua madre Iside. Parole [da recitare] per quattro volte. È finito in pace […]

Editore

Letizia Loprieno (LL)

Script

hieratic

Tipologia testo

Magical

Parole chiave

flame, body parts, knots, illness, bite, purification, scorpions, protection, poison, number seven, magic, names, sting, serpents, spell

Nome del luogo

Heliopolis (iwnw), Busiris (Dd.w)

Epoca

New Kingdom (1539-1077 BC)

Dinastia

Dynasty 20 (1190-1077 BC)

Faraone

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Raffigurazione

No

Descrizione raffigurazione

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Bibliografia di riferimento

- Borghouts, Ancient Egyptian Magical Texts, p. 69 n° 92 (spell 12), pp. 74–75 n° 102 (spell 11), p. 77 n° 106 (spell 18), pp. 77 n° 107 (spell 9), pp. 77–78 n° 108 (spell 13), p. 78 n° 111 (spell 14), pp. 78–79 n° 112 (spell 15), p. 80 n° 115 (spell 17), p. 92 n° 138 (spell 16) (OEB 20717).

- Lexa, La magie dans l'Égypte antique, pp. 48–49 n° II (spell 13), p. 49 n° III (spell 17), pp. 51–52 n° V (spell 11), p. 53 n° VII (spell 12) (OEB 143778).

- Roccati, Magica Taurinensia, pp. 16–17, 73–79, 149–157, 168–170 (OEB166366).

- unpublished MA thesis Letizia Loprieno (Pisa 2022)

Museo Egizio