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Progetti di ricerca

La missione del Museo Egizio è di produrre conoscenze sulla base di una ricerca che promuove la sostenibilità. Il dipartimento dei curatori sta studiando la collezione ed è impegnato in progetti di ricerca.

Susanne Töpfer

Susanne Töpfer è la curatrice responsabile della collezione papirologica del Museo Egizio dal 2017. Laureatasi all’Università di Lipsia nel 2007, in seguito ha ottenuto il dottorato in Egittologia all’Università di Heidelberg nel 2013. Prima di entrare a far parte del Museo Egizio, Susanne ha lavorato come assistente di ricerca al Museo Egizio di Lipsia e al “Book of the Dead Project” dell’Università di Bonn (2007-2010). Come ricercatrice e postdoc all’Università di Heidelberg (2010-2017) ha prodotto numerose pubblicazioni sui testi dell’antico Egitto. 

Dal 2017 Susanne fa parte del gruppo redattori della Rivista e della collana Studi del Museo Egizio. Dal 2019 è docente all'Università di Pisa (collaborazione) e occasionalmente docente presso l'Università di Torino. Dal 2020 al 2022 era componente del Gruppo Esperti per la Valutazione (GEV) Interdisciplinare di Terza Missione - (VQR) 2015-2019.

I progetti di ricerca di Susanne

Nel suo ruolo di curatore, Susanne coordina la “Turin Papyrus Online Platform” e i progetti di ricerca riguardanti i papiri di Torino; inoltre gestisce la sezione torinese del progetto “Crossing Boundaries”. Fin dall’inizio dei suoi studi in egittologia, le passioni di Susanne si sono divise equamente tra i campi della papirologia, della filologia e della museologia. Gli studi geroglifici e ieratici (con un focus sui testi funerari e rituali nel loro contesto sociale) sono i suoi principali interessi di ricerca nella collezione torinese, sebbene il suo interesse riguardi anche le caratteristiche materiali delle scritture dell’antico Egitto, dal nuovo regno fino all’Egitto romano. Attualmente Susanne sta preparando la pubblicazione di molti manoscritti provenienti da Tebtunis.

Andrea Fanciulli

Andrea Fanciulli si è laureato in Egittologia presso il Pontificio Istituto Biblico e l’Università “La Sapienza” di Roma. È attualmente iscritto come dottorando presso l’Università di Liegi, sotto la supervisione di Stéphane Polis, con un progetto intitolato “Picturing the king from Deir el-Medina: a Twentieth dynasty perspective”.

Il progetto di ricerca di Andrea

Lo scopo di questo progetto di ricerca è di esaminare come l’immagine del faraone fu “costruita” dalla comunità degli operai di Deir el-Medina durante la XX dinastia (1190-1076 a.C.). Sebbene, infatti, questi ultimi lavorassero per assicurare l’eternità del faraone, non potevano mai interagire direttamente col sovrano, che risulta una figura piuttosto evanescente nei testi amministrativi di Deir el-Medina. I rappresentanti dello Stato che effettivamente visitavano il villaggio erano il visir e il sindaco di Tebe. Ciò nonostante, gli abitanti di Deir el-Medina hanno rappresentato e descritto il faraone in molte occasioni. Attraverso lo studio di una varietà di fonti dal villaggio, il progetto si propone di descrivere diversi modelli di rappresentazione e di interazione.

Nell’ambito di questo studio, sarà preparata un’edizione completa di un gruppo selezionato di testi dalla collezione torinese, in particolare i manoscritti: Cat. 1892 + Cat. 1886 + Cat, 1893; Cat. 1965; Cat. 1882; CGT 54038; CGT 54018 (solo l’inno). Insieme ad altri testi, questi papiri contengono alcuni interessanti inni al faraone, che aiuteranno a far luce sulla tematica della ricerca.

Martina Landrino

Martina Landrino si è laureata all’università di Torino nel 2018 in Archeologia e Storia Antica, con focus in egittologia. In seguito si è iscritta come dottoranda all’Università di Lipsia, dove sta lavorando sotto la supervisione di Hans-W. Fischer-Elfert, co-supervisionata da Ben Haring (Leiden). Il suo progetto di dottorato si intitola ‘L’ “Archivio” di Ramses IX: documenti amministrativi al Museo Egizio’.

Il progetto di ricerca di Martina

Lo scopo principale del progetto è la pubblicazione completa di un gruppo selezionato di papiri conservati al Museo Egizio. Il corpus comprende circa 30 papiri amministrativi dal villaggio di Deir el-Medina datati al regno di Ramses IX. Questi documenti arrivano a Torino nel 1824 come parte della collezione di Bernardino Drovetti. Da allora i papiri hanno ricevuto l’attenzione degli studiosi, di Jaroslav Černý in particolare. Nonostante ciò la maggior parte dei testi nel corpus non hanno ancora ricevuto una edizione completa. Il progetto investigherà inoltre il contesto sociale nel quale questi papiri sono stati prodotti e utilizzati. Il suo obiettivo è di disegnare una immagine nitida della vita dei lavoratori a Deir el-Medina, fornendo un approfondimento sull’organizzazione sociale e economica durante il regno di Ramses IX.

Letizia Loprieno

Letizia Loprieno si è laureata in Egittologia presso l’Università di Pisa nel 2022 e dal 2023 è iscritta come dottoranda all’Università di Heidelberg. Il suo progetto di ricerca si intitola “The corpus of papyri containing ‘Books of Breathing and related texts’ in the Museo Egizio in Turin” ed è supervisionato da Joachim Friedrich Quack, con la co-supervisione di Susanne Töpfer.

Il progetto di ricerca di Letizia

Lo scopo principale di questo progetto è realizzare la pubblicazione completa dei manoscritti contenenti il testo ‘Libro della Respirazione’ conservati al Museo Egizio. Il corpus comprende 22 papiri inediti, databili all’epoca tolemaica e romana (fine I secolo a.C. – II secolo d.C.). I ‘Libri della Respirazione’ sono testi funerari composti per garantire al defunto l’accesso nell’Aldilà e assicurare la sua eterna esistenza, permettendogli di diventare parte del seguito di Osiride. L’uso dei ‘Libri della Respirazione’ si diffonde a partire dall’epoca tolemaica, insieme al Libro dei Morti e ad altre composizioni originali.

Oltre allo studio approfondito dei testo, saranno analizzati anche gli aspetti materiali dei papiri, con particolare attenzione alle caratteristiche di produzione. Saranno inoltre indagati i proprietari dei manoscritti, al fine di contestualizzare i papiri all’interno della collezione torinese, cercando connessioni con gli altri oggetti che ne fanno parte, e approfondire la conoscenza della società dell’epoca.

Francesca Gaia Maiocchi

Francesca Gaia Maiocchi si è laureata presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano nel corso a ciclo unico in restauro dei manufatti cartacei, pergamenacei, librario archivistici, cinematografici fotografici e digitali. Ha iniziato ad occuparsi di papiri a partire da un tirocinio presso i laboratori di restauro della Biblioteca Universitaria di Lipsia tra il 2019 e il 2020. Successivamente, dal 2021 è entrata in contatto con la collezione del Museo Egizio di Torino, occupandosi come oggetto della sua tesi del restauro di sei frammenti papiracei di datazione tra il Nuovo Regno e il periodo bizantino. Dal 2023, sotto la supervisione di Susanne Töpfer, si occupa della conservazione e del restauro dei papiri del Museo Egizio.

Micòl Di Teodoro

Dopo essersi laureata presso l’Università “La Sapienza” di Roma con una tesi sull’istituzione amministrativa ḫnrt wr, Micòl Di Teodoro ha conseguito un dottorato di ricerca in Archeologia Egiziana presso la “University College London” (UCL) nel 2015, sotto la supervisione di Stephen Quirke e Richard Bussmann. La sua tesi è stata pubblicata nel 2018 con il titolo “Labour organisation in Middle Kingdom Egypt”. Micòl ho svolto tirocini presso il Museo Archeologico di Firenze e, a Londra, al Petrie Museum of Egyptian Archaeology e presso il Department of Egypt and Sudan del British Museum (collezione papiri).

Il progetto di ricerca di Micòl

Il progetto di tre anni (2019-2022), finanziato dal Museo Egizio, si intitola: “'The transmission of literary knowledge on papyrus in Ramesside time. The Turin collection in focus”. Il corpus di documenti letterari del Periodo Ramesside comprende sia copie di composizioni precedenti che continuavano ad essere trasmesse in egiziano classico sia nuove opere nel “colloquiale” neoegiziano. Produzione e riproduzione, innovazione e canonizzazione coesistono nella produzione letteraria ramesside. Questo progetto cerca di esplorare quale conoscenza letteraria sia stata trasmessa su papiro nel tardo Nuovo Regno, in che modo sia stata trasmessa e gli usi dei testi letterari. Particolare attenzione verrà posta sui manoscritti di Deir el-Medina poiché la produzione scritta che circola in quella comunità può consentirci di appurare come il processo di selezione del tempo abbia funzionato nella trasmissione di testi in un contesto geografico e temporale ben definito. I vari focus della ricerca sono la “storia” del frammento di papiro e i testi scritti su di esso (ad esempio, le fasi di esistenza del frammento di papiro, e il modo in cui più testi sono stati raggruppati in un documento) e la trasmissione dei testi (ad esempio trasmissione aperta VS chiusa, produzione VS riproduzione). Casi di studio particolari sono i calendari dei giorni fasti e nefasti, chiamati anche emerologi, che assegnano presagi buoni o cattivi a ogni giorno dell'anno.

Museo Egizio