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Highlights: Il Papiro dello sciopero

Il primo sciopero dei lavoratori documentato della storia (Papyrus Cat. 1880).

Le difficoltà politiche ed economiche che caratterizzano questo periodo storico portano ad una sospensione della razioni dei lavoratori. A causa di questo si avvia un lungo conflitto tra i lavoratori che vivono a Deir el-Medina e le autorità governative.

Il cosiddetto “Papiro dello sciopero”

Il manoscritto (Cat. 1880) è un papiro amministrativo ieratico (una forma corsiva della scrittura geroglifica) che riporta la notizia di uno sciopero avvenuto durante il regno di Ramses III (1187-1157 a.C.), nei pressi del villaggio di Deir el-Medina. Il rapporto sul papiro è stato scritto da Amunnakht, lo scriba della tomba. 

Le difficoltà politiche ed economiche che caratterizzano questo periodo storico portano ad una sospensione della razioni dei lavoratori. A causa di questo si avvia un lungo conflitto tra i lavoratori che vivono a Deir el-Medina e le autorità governative. Le difficoltà politiche ed economiche del tempo comportarono la sospensione delle consegne delle derrate alimentari agli operai di Deir el-Medina, innescando un lento conflitto tra gli abitanti del villaggio e l’autorità centrale. Gli operai interruppero una prima volta il proprio lavoro a novembre, trascorrendo diversi giorni nella necropoli tebana e, successivamente, nel tempio di Tuthmosis III e in quello di Ramesses II, chiedendo che fossero distribuite le razioni di grano dovute per il lavoro svolto. L'ultimo sciopero riportato in questo papiro risale al gennaio dell'anno successivo.

“Anno 29, secondo mese della stagione dell’Inondazione, giorno 10. Oggi, la squadra ha passato il posto di controllo dicendo: «Abbiamo fame!». Sono già trascorsi 18 giorni questo mese da che (gli uomini) sono andati a sedersi alle spalle del tempio funerario di Thutmosis III”.

Prima rata

Le autorità pagarono le razioni di grano dovute, ma alcuni giorni dopo gli operai scioperarono ancora, questa volta trovando rifugio nel tempio di Seti I. Le autorità ordinarono il ritorno degli operai al villaggio, ma questi ultimi rifiutarono di obbedire. Affermavano, infatti, di voler protestare per le precarie condizioni di lavoro direttamente di fronte al Faraone.

“Siamo qui per la fame e la sete. Non siamo abituati a non avere unguenti, pesce e verdure. Scrivete al Faraone, il nostro signore perfetto, prendete nota delle nostre parole e scrivete al vizier, il nostro superiore, perché abbiamo bisogno delle nostre provvigioni”.

Il testo spiegato per immagini

Ma cos'è il villaggio di Deir el-Medina?

Deir el-Medina era un villaggio, costruito intorno al 1500 a.C., in una piccola valle ai margini del deserto, non lontano dalla Valle dei Re e dalla Valle delle Regine a Tebe occidentale. Era abitato da un folto gruppo di lavoratori con le loro famiglie. Erano i membri di una forza lavoro molto speciale supervisionata direttamente dal visir, il titolare della più alta carica nell'antico stato egiziano, e avevano un incarico cruciale: la costruzione e la decorazione delle tombe reali.

E chi era lo scriba della tomba?

Lo scrivano della tomba era un uomo molto importante. Era responsabile di tutti i lavori svolti nella Valle dei Re, dove venivano costruite le tombe dei faraoni. Ha registrato tutte le attività nel villaggio e nel cantiere su rotoli di papiro che chiamiamo "Giornale della Necropoli".

Museo Egizio