Numero di inventario

Descrizione generale

Modello per decorazione di mobili

Il papiro Cat. 2034 fu ritagliato dalla porzione di un rotolo formata da tre fogli singoli sovrapposti. Su entrambi i lati del manoscritto si trovano disegni di un oggetto. Entrambi i disegni sono accompagnati da brevi annotazioni scritte in ieratico: due sul recto e una sul verso. Queste brevi iscrizioni sono indicate come A, B e C. Il recto e il verso sono qui determinati in base all’osservazione tecnica (papirologica) del foglio di papiro, e non secondo l’uso egittologico comune in cui si segue la successione dei testi. Il disegno sul verso è perpendicolare a quello sul recto; di conseguenza, il testo indicato come verso B è ad angolo retto rispetto al testo sul recto C. Il motivo della rotazione del foglio è da ricercare o nell’altezza del disegno o nell’orientamento delle fibre (che consentiva di tracciare le linee con maggiore facilità). La prima ipotesi sembra più probabile. La sequenza delle annotazioni è C, B, A.

Il disegno sul recto raffigura la sponda terminale di un letto decorata con immagini del dio protettore Bes e di leoni. L’iscrizione sottostante (C) è ripartita in tre brevi righe e registra due giorni (11 e 29) del terzo mese della stagione-pr.t (da metà a fine dicembre) di un anno di regno 17. Il testo è scritto in una grafia piuttosto piccola e altamente corsiva. 

Il verso riporta un altro disegno che raffigura un mobile (probabilmente una sedia). All’interno della parte convessa del sedile è registrata un’altra data: anno 17, quarto mese della stagione-pr.t, giorno 2 (inizio gennaio). Quest’iscrizione (B) deve essere stata aggiunta poco dopo la stesura del bozzetto, probabilmente dalla stessa persona.

Sul lato sinistro del disegno, un’iscrizione in ieratico (A) fornisce una terza data: primo anno della cosiddetta età della Rinascita (wHm msw.t, “Ripetizione delle nascite”), che corrisponde all’anno <1>9 (vale a dire di Ramesse XI), quarto mese della stagione-Ax.t (settembre), giorno 5. I testi A e B furono scritti a quasi due anni di distanza. Furono probabilmente opera di due diversi scribi, come suggerito dalla paleografia di certi segni, date e numeri.

Sulla base delle numerose righe, dei vuoti e delle lacune del documento è possibile stabilire che il papiro fu ripiegato almeno dieci volte in senso verticale (in riferimento alla sponda del letto sul recto) o in senso orizzontale (in riferimento alla possibile sedia sul verso).