Frammento di papiro recante raffigurazioni di animali
Questo frammento di papiro di altissima qualità reca, sul recto, la raffigurazione di quattro animali, disegnati in nero su una griglia tracciata in rosso. Nel registro superiore sono rappresentati un cobra – riconoscibile dalla grossa testa e dalla coda – e un leone. La resa della criniera è tipica di un giovane leone: è, infatti, meno voluminosa attorno al capo e più lunga sul petto. Una sorta di rosetta è raffigurata sulla spalla. Nel registro inferiore sono, poi, rappresentati un pulcino di quaglia, con una resa particolareggiata del piumaggio, e la metà anteriore del corpo di una capra. La qualità del disegno dei quattro animali è eccellente, con un’attenta cura al dettaglio. Il verso è vuoto.
I bozzetti di animale sul frammento di papiro possono essere interpretati come modelli per l’effettiva realizzazione delle figure su rilievi o in raffigurazioni, ad esempio su stele, pareti di templi o tombe. Il pulcino di quaglia avrebbe, forse, potuto essere usato come modello per il segno geroglifico che sta per il monolittero alfabetico “w” o “u”.
Il disegnatore non ha tracciato una singola griglia ma due, una per ciascun registro. Il registro superiore, con delicate linee rosse, comprende sei quadrati dall’alto verso il basso, il registro inferiore cinque. Le linee tracciate mantengono la proporzione delle figure e consentono al disegnatore di calcolare la scala, al momento di copiare gli oggetti su un oggetto o una parete.
Il papiro non è un materiale comunemente impiegato per schizzi o modelli di questo tipo. Diffuso è, invece, l’utilizzo di schegge di calcare o frammenti ceramici, meno costosi e più semplici da produrre. Gli ostraca – così questi frammenti sono definiti – erano, molto probabilmente, utilizzati dal disegnatore solo una o due volte per i bozzetti, prima di passare alla decorazione di pareti o oggetti. La raffinatezza del frammento di Torino, evidente dall’alta qualità tecnica dei suoi disegni, suggerisse che fosse impiegato come esempio, probabilmente affinché gli studenti apprendessero la resa dei segni. È, perciò, ipotizzabile che fosse conservato in un’officina o nella biblioteca del tempio, per quanto non si abbiano notizie sulla provenienza di Cat. 2036.
New Kingdom (1539-1077 BC)
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Uncertain
Acquisizione: Drovetti, Bernardino
Data acquisizione: 1824
Susanne Töpfer (ST)
none
Drawing
New Kingdom (1539-1077 BC)
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Yes
This papyrus fragment of very fine quality bears, on the front, a drawing of four animals in black on a grid of squares in red. Drawn in the upper register are a cobra, recognisable due to its bulky head and the tail, followed by the drawing of a lion. The representation of the mane is characteristic of a young lion; it is less voluminous around the head and longer on the chest. A sort of rosette is depicted on his shoulder. The second register contains the depiction of a quail chick with a well-drawn rendering of the plumage and the anterior half of a goat’s body. All four animals are depicted in excellent quality with careful attention to detail. The back is empty.
Andreu-Lanoë, L'art du contour, p. 180, no. 45 (OEB 197025)
Anonymous, La scuola nell'antico Egitto, p. 146, no. 8 (OEB 41848)